La felicità dichiarata dalle Persone risulta maggiore tra coloro che hanno fatto una o più esperienze di grande infelicità. Perché? I motivi sono tre.
Il primo concerne il cosiddetto principio di contrasto, quello per cui noi umani percepiamo più rilevante una sensazione, un’emozione, confrontata col suo opposto.
Il secondo ha a che fare con l’intensità esistenziale, ossia con la forza con la quale viviamo: essa è sviluppata dall’alternarsi di momenti diversi e cresce con la potenza degli stimoli interni ed esterni.
Il terzo motivo è collegato all’esistenza di individui diversi, alcuni orientati a – come dire? – smussare le passioni e altri invece a esaltarle: i primi moderati e i secondi più sensibili e profondi, appunto più intensi (e a volte esagerati).
Certo è che un’esistenza a tinte vivaci risulta più logorante ma più viva, nel male e nel bene.